Venerdì 7 ottobre, presso la Sala Gusmani del Palazzo Antonini sede dell’Università degli Studi di Udine, ha avuto luogo la terza edizione della presentazione del libro “Nascere nella cenere – Le testimonianze delle ultime ostetriche condotte della Carnia” a cura dell’autrice dott.ssa Barbara Vuano e della responsabile della Sezione Etnotesti di UNIUD dott.ssa Donatella Cozzi.
Dopo l’apertura dell’autrice è stata data la parola alla dott.ssa Patrizia Quattrocchi, antropologa e docente presso il CL in Ostetricia, la quale ha parlato delle sue ricerche nell’ambito dell’antropologia ostetrica e della cultura del parto nelle varie etnie, dando valore non solo al processo della nascita quale evento individuale e sociale, ma anche al ruolo dell’ostetrica quale figura preposta alla tutela di tale processo nel rispetto della fisiologia dell’evento e delle scelte di ogni singola donna per la nascita del proprio figlio.
La dottoressa Quattrocchi ha inoltre sottolineato l’antica importanza delle ostetriche condotte e di come, con il tempo, si sia verificata una progressiva medicalizzazione del parto e una progressiva riduzione della potenza del ruolo dell’ostetrica quale figura di supporto per la partoriente. Ha evidenziato quanto la medicalizzazione del parto e il poco rispetto dei tempi della nascita abbiano provocato nelle donne la perdita delle proprie capacità ataviche trasformandole da soggetto competente e attivo in soggetto spesso passivo rispetto al programma assistenziale.
All’incontro era ancora presente la nipote dell’ostetrica condotta Gisella Florit (scomparsa nel 2019) che ha ricordato l’instancabile figura della nonna e del suo ruolo di riferimento per la comunità di Lauco, rievocando i suoi innumerevoli racconti avventurosi.
Passato e presente si sono nuovamente ritrovati a dialogare ricordando le ostetriche condotte della Carnia, lasciando emergere un forte legame di continuità storica e intellettuale.
Nell’ultima parte dell’incontro è stata data la parola alle ostetriche, numerose, presenti in sala. Per il nostro Ordine ha portato i saluti delle iscritte la Presidente Patrizia Milia a cui sono seguiti gli interventi delle ostetriche Raffaella Gobbo e Martina Varutti.
L’incontro si è poi concluso in maniera conviviale, in un clima aperto a future iniziative (di cui vi aggiorneremo) e di future collaborazioni.
Il Consiglio Direttivo, ben consapevole dell’importanza di cogliere ogni occasione positiva per far conoscere la nostra figura e di parlare della nostra professione, rinnova i ringraziamenti a tutte le colleghe presenti nelle 3 edizioni dell’evento: Comeglians, Lauco e Udine. Colleghe che hanno accolto l’invito arrivando anche da molto lontano, partecipando con entusiasmo e creatività a eventi che, pur ricordando ostetriche del passato, hanno valorizzato il grande lavoro delle ostetriche di oggi. Un’unione tra passato e presente che ha valorizzato e valorizza la nostra figura professionale in ogni setting operativo, ma anche in ogni contesto sociale e culturale.
Un’atmosfera ogni volta ricca di emozioni e di condivisione, sia per chi ha raccontato le proprie esperienze professionali sia per chi le ha ascoltate.
Grazie per essere state presenti perché è stato bello rivedersi, incontrarci, sentirci colleghe al di là delle realtà occupazionali di ognuna di noi. E’ stato emozionante sentire come il legame con questa professione rimanga immutato anche in chi non esercita più e che ha comunque voluto essere con noi e dare il suo sostegno.
Vi aspettiamo alla prossima occasione di incontro di cui vi daremo a breve comunicazione.
Un cordiale saluto a tutte ricordandovi che è possibile accedere alla registrazione dell’incontro tramite il sito di UNIUD.
Patrizia, Veronique, Valentina, Anna, Gloria, Sara, Lara